venerdì 13 febbraio 2009

Cari giornalisti, posso raccontarvi una storia?

Inframmezzato alle foto scattate ieri in via della Giustizia, il comunicato stampa mandato ai giornalisti per la festa di domani, 14 febbraio, in piazza del Duomo, dalle 15. Non mancate!

Cari giornalisti, posso raccontarvi una storia?

Sabato 24 gennaio un camper giallo parte da piazza Scala e non si ferma più.

Anzi, i camper sono non uno ma due. Per tre settimane girano giorno e notte per le scuole materne, elementari e medie di Milano e provincia, fedeli al motto: "1000 iscrizioni con un litro".

Saranno migliaia le iscrizioni alternative raccolte: quelle per la buona scuola, con il tempo pieno (o il modulo) di qualità, due (o più) maestre che lavorano insieme e accolgono tutti i bambini, bravi, bravissimi, bravini con la stessa attenzione.



Davanti a ogni scuola insieme ai camper, ogni giorno un gruppo di genitori e insegnanti si divide i compiti meglio che in 'Tempi moderni':

C'è chi parcheggia l'auto nel posto da 'tenere' per il camper, chi porta e distribuisce i moduli e i volantini, chi parla in lingua straniera con le mamme filippine, sudamericane, marocchine; chi si occupa dei permessi per l'occupazione del suolo pubblico; chi appende bandiere; chi fa da baby sitter ai bambini dei genitori 'camperisti' e chi scatta foto e prende appunti per il blog, il Diario del Camper giallo.

I moduli e i volantini sono tanti: per non confondersi ogni buon camperista scolastico ha il suo vademecum.

I camper non stanno tranquilli neppure nel traffico o al semaforo. Gli fanno i fari, manco fossero due bionde platiné. "Posso lasciarti il modulo di riconferma del tempo pieno già firmato da tutti i genitori? Scusa, ma ho visto il camper e ho pensato che magari potevo lasciarlo a te...."

Gli autisti? Carlo1 e Carlo2, due persone eccezionali.



Davanti ai camper si raccolgono belle testimonianze:

In corso XXII Marzo un papà dice: "A me la scuola solo al mattino andrebbe benissimo, perché io ho il bar e mio figlio al pomeriggio lo posso portare con me, ma mia moglie vuole che faccia il tempo pieno". La fortuna di avere una mamma, pensano i camperisti.

Un genitore quasi in lacrime a Sesto San Giovanni: "Io non posso permettermi di perdere questa scuola. Ho solo la quinta elementare e non sono in grado di seguire i miei due figli. Solo una buona scuola può dare loro la possibilità di imparare più di quanto ho potuto imparare io".

Un signore in via Reni: "Dov'è che si firma?"
"Lei deve iscrivere suo figlio in prima elementare?"
"No - risponde - volevo solo firmare per esprimere la mia solidarietà".



Intanto il ministro, cieco, incurante, imperturbabile, continua la sua folle corsa verso una scuola pubblica tagliata, destrutturata, che non si reggerà in piedi. Il 6 febbraio, durante la trasmissione 'Malpensa Italia', afferma con candore che le scuole pubbliche saranno solo per chi non si potrà permettere l'alternativa delle private.

Ma i genitori non si scompongono. Anzi, ringraziano il Ministro per il risparmio su cinema e divertimenti. Ormai il tempo libero lo dedicano tutto a lei. E non sono stanchi. Si stancherà prima lei.

Sabato 14 febbraio i camper gialli saranno in piazza del Duomo dalle 15 insieme alla Banda degli Ottoni a Scoppio, ai clown del Gruppo Romania, ai giocolieri e agli acrobati della Piccola Scuola di Circo, ad artisti di Zelig e a gruppi di danze popolari. Ma veri protagonisti della festa saranno gli scatoloni con le migliaia di moduli raccolti per le iscrizioni e le conferme alla buona scuola.

Sabato sarà il giorno di San Valentino: cari giornalisti, non mancate alla nostra manifestazione di affetto per la Scuola pubblica. E se potete parlatene anche prima!

Un caro saluto e grazie per quello che potrete fare.

Comitati di zona 3 per una scuola di qualità
Segreterie della buona scuola
Diario del Camper Giallo

2 commenti:

  1. Grazie, grazie tante per il vostro impegno, sono quasi commossa nel vedere che c'è ancora qualcuno che crede nella SCUOLA e si batte anche per quelli che non si muovono.
    Mi piacerebbe molto essere con voi oggi, ma l'influenza mi blocca e voglio esservi vicina così con queste due righe.
    Rosalinda

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  2. Grazie a te Rosalinda, e auguri per l'influenza!

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