sabato 7 febbraio 2009

Malpensa Italia: ma che nome è?

Marina commenta Malpensa Italia

Sono reduce da questa trasmissione 'Malpensa non so cosa' (insensatezza di nome, eco lombardo di un pasticcio infrastrutturale? Ma perché si chiama così?) 

Buona domanda. Si chiama 'Malpensa Italia' e per chi non l'avesse vista, è un talk show stile Vespa-becero-leghista, ambientato in un set che scimmiotta una sala d'aspetto dell'aeroporto di Malpensa. Un'idea davvero bislacca, con un conduttore talmente malvagio che c'è da chiedersi dove l'abbiano trovato! 

Penso che molti di noi che l'hanno vista a questo punto abbiano il mal di pancia, sembra che non siano tanti gli interlocutori che conoscano come funziona la scuola primaria.

Un'interpretazione più malevola è che persone come Feltri, Sgarbi, perfino la Gelmini sanno bene come funziona la scuola. Ma non solo non gliene importa nulla: l'importante è non parlarne mai nei termini veri del problema, altrimenti emergono le magagne e la beffa ai danni dei bambini, della scuola e degli italiani.

Chi prova a dire come stanno le cose - vedi Bastico - viene prontamente tacitato, appena il tempo di abbozzare il problema che un coro di luoghi comuni misti a immagini di oscura cronaca nera viene a sopraffare qualsiasi pacata esposizione.

Più di una volta mentre la Bastico parlava - e non l'hanno fatta davvero parlare molto - le hanno stagliato dietro su grande schermo Sgarbi che sbadigliava o la Gelmini che rideva: una maniera vile di sminuire davanti al pubblico le opinioni e i fatti degli avversari, come fossero dettagli noiosi, risibili, irrilevanti.

Il nostro Comitato è una grande forza, e non è Davide contro Golia perchè qui di colossi non ne vedo. 

Non sono colossi di acume e lungimiranza, ma dei colossihanno la protervia, l'arroganza e l'uso improprio del potere. 

Non avevo mai osservato così a lungo la Gelmini e mi ha suscitato un vero senso di disagio constatarne la semplice, stizzita aridità.

Molto comodo fra l'altro deviare l'attenzione su bullismo e altre emergenze inventate ad arte, quando il prolema in questo momento sono le iscrizioni, i tagli e una scuola che nessuno sa dire come sarà. E congratulazioni al Ministro, che dice candidamente che le scuole pubbliche sono solo per chi non si può permettere le private!!

Ragazzi, quello che abbiamo fatto è molto, ma contro questa politica falsa e meschina non basta. Dobbiamo fare molto, molto di più!

7 febbraio 2009 11.25

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