Un articolo di Roger Abravanel, pubblicato sul Corriere della Sera di oggi
I test PISA dimostrano che il Sud è al livello della Thailandia, ma a pochi sembra importare
L'emergenza educativa della scuola italiana è sotto gli occhi di tutti, ma pochi sembrano preoccuparsene. La scuola italiana è spaventosamente iniqua come testimoniano i test PISA che evidenziano un gap spaventoso tra Sud e Nord. Le ricerche dell'OCSE sulle «competenze della vita» che si dovrebbero imparare a scuola (per esempio la capacità di comprendere e interpretare ciò che si legge sui giornali) dicono che solo il 20% degli italiani è al livello 3 (quello considerato accettabile in una società moderna) contro percentuali triple degli altri Paesi sviluppati. Senza tali competenze un Paese non progredisce e non nasce la coscienza civile. Il dibattito degli ultimi mesi sulla scuola si è concentrato interamente sulle risorse e non su come migliorare il livello della qualità dell’insegnamento.
Eppure cosa fare è abbastanza chiaro: basta osservare ciò che ha fatto l’Inghilterra negli ultimi 10 anni. Le leve da utilizzare sono quattro. La prima è la possibilità di avere esami nazionali e test standard che possano misurare obbiettivamente gli apprendimenti degli studenti in modo da rendere trasparente e responsabile la qualità dell'insegnamento che è l'unica vera variabile che conta, come dimostrano alcuni studi quali «how the best schooling systems come on top» («come si spiega la eccellenza dei migliori sistemi educativi») della Mckinsey. Ebbene noi siamo uno dei pochi Paesi sviluppati dove tali esami e test standard non esistono e la valutazione degli apprendimenti è lasciata unicamente alle scuole con criteri spaventosamente soggettivi (i PISA del Sud sono a livello dell’Uruguay e della Tailandia ma i voti degli insegnanti sono buoni, a livello di quelli del Nord). L'Invalsi, la struttura che dovrebbe concepire questi test sta faticosamente tentando di uscire dal commissariamento. Secondo, è essenziale la capacità di formare la maggioranza degli insegnanti sulla didattica, fornendo loro un feedback sulle loro esigenze di miglioramento e l'accesso «sul campo» ai colleghi migliori.
Da noi questa possibilità praticamente non esiste anche perché molti insegnanti non accettano aiuti sulla qualità della loro didattica da altri insegnanti migliori di loro. L'organo preposto a tale fine, l'Anasa sta anche esso tentando di uscire anche esso dal commissariamento e di ristrutturarsi. Terzo è necessaria una classe eccellente di ispettori che, in maniera indipendente, visitino le scuole periodicamente per rendersi conto della qualità e definiscano con i presidi i programmi di miglioramento e li controllino. In Inghilterra ci sono 1500 «ispettori di Sua Maestà» e in Francia 3000 ispettori del Ministero. Da noi sono solo 300 e non possono più ispezionare ma intervenire solo nei casi più gravi soprattutto quelli di tipo disciplinare. Quarto è essenziale rifondare la selezione degli insegnanti: in Finlandia e a Singapore dove ci sono le migliori scuole del mondo, gli insegnanti vengono scelti tra il 5% dei migliori laureati. Da noi passeranno 10 anni tra l'ultimo e il prossimo concorso che vedrà comunque una massiccia assunzione di «precari» e la creazione di uno spaventoso gap generazionale tra insegnanti. In conseguenza di tutto ciò, il sano principio della «autonomia della scuola» è una chimera: un preside non ha alcun potere nei confronti degli insegnanti e nessuna responsabilità perché non si può valutare obiettivamente la qualità dell’insegnamento nella sua scuola. Comunque, i finanziamenti pubblici arrivano indipendentemente dai risultati. Recuperare terreno è possibile ma le riforme della istruzione pubblica sono le più difficili. Le opposizioni sono enormi e di solito provengono in gran parte dai sindacati degli insegnanti che resistono a qualunque tentativo di misurazione obbiettiva della qualità dell’insegnamento e di inserimento di meccanismi di premi e punizioni. Eppure alcune riforme hanno avuto successo, come per esempio quella di Tony Blair che aveva come obbiettivi del proprio governo «education, education, education». Blair è riuscito a vincere le enormi resistenze perché aveva l'appoggio dei cittadini inglesi, soprattutto dei genitori degli studenti, stanchi di vedere il declino della qualità del proprio sistema educativo. In Europa la sensibilità dei cittadini sulla qualità della scuola sta crescendo: quando gli ultimi risultati PISA sono stati pubblicati sulla stampa, le mamme tedesche hanno iniziato a telefonare in Finlandia per capire le cause del gap con la Germania e il sito in francese dell’OCSE ha oscurato i mediocri risultati della Francia per timore di tensioni sociali.
Da noi invece questa coscienza civile è spaventosamente assente. Manca all'appello proprio la maggioranza degli italiani, quelli delle fasce sociali meno privilegiate che perdono le opportunità che la scuola offre ai loro figli di avere un futuro migliore del loro e la mettono all’ultimo posto tra le priorità. La preoccupazione principale è invece che i figli possano stare a scuola anche il pomeriggio e abbiano buoni voti, anche se questi ultimi non riflettono le reali capacità degli studenti. Quando l'attuale governo ha affrontato il problema degli sprechi della scuola, milioni di genitori hanno protestato contro il rischio di vedere sottrarre risorse con un danno alla «qualità». Ma, purtroppo, questa qualità, come abbiamo visto, oggi non è misurabile obbiettivamente data l'assenza di sistemi moderni di valutazione degli apprendimenti degli studenti. Nei Paesi come l'Inghilterra, che hanno affrontato seriamente le riforme dell’insegnamento, si è invece passati da una mentalità che dice «qui non funziona nulla, ma dateci le risorse e se abbiamo fortuna miglioreremo» a «le risorse arriveranno se ce le meritiamo, dimostrando che possiamo migliorare con misure obbiettive e trasparenti». Pochi peraltro sanno che non riusciamo a spendere tre miliardi di euro della UE a nostra disposizione per migliorare l’insegnamento soprattutto al Sud. Se gli italiani prenderanno coscienza dell’importanza di una scuola equa e di qualità, troveranno un potente alleato: una buona parte degli 800.000 insegnanti italiani che sono frustrati dalla mancanza di merito e dal declino della propria professione. Allora forse la politica si muoverà con il coraggio e l'impegno necessario.
Roger Abravanel
08 aprile 2009
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mercoledì 8 aprile 2009
sabato 4 aprile 2009
Prof senza titoli e straordinari in nero nelle scuole private lombarde
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venerdì 20 febbraio 2009
Asili, le famiglie protestano sul web
Il Comune ci sta prendendo in giro"
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Da Repubblica: http://milano.repubblica.it/dettaglio/articolo/1593569

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Scuola: si va verso i 30.000 pensionamenti
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Da Tecnica della scuola: http://www.tecnicadellascuola.it/index.php?id=25066&action=view

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Moioli non rassicura i genitori delle materne
Riceviamo da Angelo e volentieri pubblichiamo il testo del consigliere comunale David Gentili, che commenta la lettera di rassicurazione inviata dall'assessore Moioli alle famiglie dei bambini delle scuole materne.
La lettera che l'assessore Moioli ha inviato per rassicurare le famiglie, appare vaga e per nulla chiarificatrice. Le compresenze vengono garantite, non perché la Carta dei servizi lo detta come standard minimo di qualità del servizio, ma qualora la programmazione lo preveda. E poi: si garantisce che le classi attuali permarranno organizzate come tradizione ha dettato. Non si esclude esplicitamente se nel futuro queste modalità possano cambiare e che quindi si possa avverare ciò che è stato paventato in una riunione tra le Posizioni Organizzative e la Direzione dell'Assessorato. E cioè che possano esistere nel futuro classi suddivise per orario e quindi (così come le abbiamo ribattezzate) per censo.
Abbiamo chiesto una commissione straordinaria alla presenza dell'Assessore per discutere di questi argomenti e chiarire, una volta per tutte, come l'Amministrazione comunale immagini i servizi educativi all'infanzia del domani.
Cordialmente,
David Gentili
La lettera che l'assessore Moioli ha inviato per rassicurare le famiglie, appare vaga e per nulla chiarificatrice. Le compresenze vengono garantite, non perché la Carta dei servizi lo detta come standard minimo di qualità del servizio, ma qualora la programmazione lo preveda. E poi: si garantisce che le classi attuali permarranno organizzate come tradizione ha dettato. Non si esclude esplicitamente se nel futuro queste modalità possano cambiare e che quindi si possa avverare ciò che è stato paventato in una riunione tra le Posizioni Organizzative e la Direzione dell'Assessorato. E cioè che possano esistere nel futuro classi suddivise per orario e quindi (così come le abbiamo ribattezzate) per censo.
Abbiamo chiesto una commissione straordinaria alla presenza dell'Assessore per discutere di questi argomenti e chiarire, una volta per tutte, come l'Amministrazione comunale immagini i servizi educativi all'infanzia del domani.
Cordialmente,
David Gentili
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Corsico, a scuola il linguaggio dei boss
E il preside organizza lezioni di legalità
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Da Repubblica Milano: http://milano.repubblica.it/dettaglio/corsico-a-scuola-il-linguaggio-dei-boss-e-il-preside-organizza-lezioni-di-legalita/1593220

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giovedì 19 febbraio 2009
Scuola, la grande fuga dei prof dopo i tagli annunciati dal governo
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Articolo pubblicato su:
http://www.repubblica.it/2009/01/sezioni/scuola_e_universita/servizi/scuola-2009-9/corsa-a-pensioni/corsa-a-pensioni.html


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http://www.repubblica.it/2009/01/sezioni/scuola_e_universita/servizi/scuola-2009-9/corsa-a-pensioni/corsa-a-pensioni.html
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Che cosa succede alla materna?
Incontro lun. 23/2 - via Reni 11 - ore 18.15
Dagli organizzatori della riunione il Diario riceve e pubblica:
Cari gentitori delle scuole materne,
in questi giorni, senza darvi informazioni chiare, l’Amministrazione si appresta a farvi firmare un ulteriore modulo nel quale vi chiede di scegliere tra tre tipologie di orario di uscita (13.00/13.30, 16.00/16.30, 17.30/18.00) e un uguale orario di ingresso per tutti (8.00-9.00).
L’ampliamento dell’offerta orario non corrisponde a un potenziamento dell’organico, creando così un peggioramento dell’offerta formativa.
* Se oggi abbiamo fino a 25 bambini per classe
il prossimo anno ne avremo fino a 29!
* Le 5 ore di compresenza delle educatrici di oggi,
il prossimo anno diventeranno 2 nella peggiore delle ipotesi o 3 al massimo!
Questi sono alcuni dei grandi cambiamenti apportati dal Comune di Milano.
LA SCUOLA NON PUO’ ESSERE RIDOTTA SOLAMENTE ALLA SORVEGLIANZA DEI BAMBINI
LUNEDI’ 23 FEBBRAIO ALLE 18.15
CI TROVIAMO PER DISCUTERE E CAPIRE INSIEME CHE COSA POSSIAMO FARE
PRESSO LA SCUOLA MATERNA DI VIA GUIDO RENI, 11
Cari gentitori delle scuole materne,
in questi giorni, senza darvi informazioni chiare, l’Amministrazione si appresta a farvi firmare un ulteriore modulo nel quale vi chiede di scegliere tra tre tipologie di orario di uscita (13.00/13.30, 16.00/16.30, 17.30/18.00) e un uguale orario di ingresso per tutti (8.00-9.00).
L’ampliamento dell’offerta orario non corrisponde a un potenziamento dell’organico, creando così un peggioramento dell’offerta formativa.
* Se oggi abbiamo fino a 25 bambini per classe
il prossimo anno ne avremo fino a 29!
* Le 5 ore di compresenza delle educatrici di oggi,
il prossimo anno diventeranno 2 nella peggiore delle ipotesi o 3 al massimo!
Questi sono alcuni dei grandi cambiamenti apportati dal Comune di Milano.
LA SCUOLA NON PUO’ ESSERE RIDOTTA SOLAMENTE ALLA SORVEGLIANZA DEI BAMBINI
LUNEDI’ 23 FEBBRAIO ALLE 18.15
CI TROVIAMO PER DISCUTERE E CAPIRE INSIEME CHE COSA POSSIAMO FARE
PRESSO LA SCUOLA MATERNA DI VIA GUIDO RENI, 11
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martedì 17 febbraio 2009
lunedì 16 febbraio 2009
Gazebo informativo del PD milanese (gruppo scuola) in Largo Argentina
Angelo segnala al Diario:
Un gazebo informativo del PD milanese (gruppo scuola) sarà in Largo Argentina dal 14 al 25 febbraio.
Un gazebo informativo del PD milanese (gruppo scuola) sarà in Largo Argentina dal 14 al 25 febbraio.
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Consegna moduli anche in bicicletta
Da via Porpora, venerdì 13:
il sole c'è, ma soffia pure un vento gelido.

I bambini della scuola di via Porpora entrano nel camper a ripararsi dal freddo, lasciandosi dietro scie di coriandoli.

Una signora in bicicletta - incurante del freddo - chiede a Carlo1 se può consegnare a le iscrizioni alla Buona Scuola. La consegna consiste in un plico di 13 buste gialle "timbrate" dalla sua scuola: in ogni busta le copie delle iscrizioni e delle riconferme per il Tempo Pieno, già protocollate dalla segreteria.
il sole c'è, ma soffia pure un vento gelido.

I bambini della scuola di via Porpora entrano nel camper a ripararsi dal freddo, lasciandosi dietro scie di coriandoli.

Una signora in bicicletta - incurante del freddo - chiede a Carlo1 se può consegnare a le iscrizioni alla Buona Scuola. La consegna consiste in un plico di 13 buste gialle "timbrate" dalla sua scuola: in ogni busta le copie delle iscrizioni e delle riconferme per il Tempo Pieno, già protocollate dalla segreteria.

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domenica 15 febbraio 2009
Fotocronaca di un San Valentino per la buona scuola
Ore 10:
Si fabbricano scatole gialle: raccoglieranno migliaia e migliaia di moduli di iscrizione a una scuola di qualità.




Ore 14:
Il camper carico di scatole gialle sfreccia verso piazza Duomo.
Bella signora bruna siede accanto a Carlo1.


Ore 15:
comincia la festa, con canti e balli.

Ore 16:
Si consegnano i moduli. L'addetta al ricevimento ci scrive:
Voglio complimentarmi per l’efficienza delle Segreterie della Buona Scuola: sono stati consegnati migliaia di moduli di iscrizione e conferma, alcuni catalogati con una precisione che farebbe ‘sognare’ qualsiasi ufficio pubblico e privato, alcuni in ordine sparso, ma verranno catalogati con uguale affetto dagli addetti ai conteggi. I moduli consegnati si sono aggiunti ai molti già raccolti dai camper e ora riempiono un bel po’ di scatole gialle. Sommergeremo l’ufficio scolastico regionale… Siete stati davvero grandi!
Il Comitato di Sesto San Giovanni vince il premio 'consegna originale con carrellino della spesa':

Ore 18:
arriva il triste momento di deshabillér il camper. Ma la task force degli addetti ai lavori sembra divertirsi a fare pure questo. Addio camper, ci mancherai!




Carlo ci scrive:
Sabato 14 febbraio si è conclusa la campagna "Segreterie della Buona Scuola" con una manifestazione in piazza Duomo a Milano.
Com'è andata?
C'erano i camper gialli che hanno condotto la campagna "Segreterie della Buona Scuola" in giro per Milano e provincia; c'erano le scatole gialle piene di moduli di iscrizione e di riconferma alla scuola elementare e scuola media con il Tempo Pieno, il tempo Prolungato, le compresenze e la Buona Scuola che tutti vogliamo; c'erano i genitori, c'erano gli insegnanti.
C'erano i gadgets venduti per finanziare la manifestazione, c'era chi raccoglieva sottoscrizioni per pagare impianto voce, generatore, camper e l'autoarticolato che è stato usato come palco.
E poi ci sono stati i giocolieri, le danze popolari, la fanfara degli Ottoni a Scoppio, i truccatori.
E, cosa importante: c'erano i bambini.
I bambini si sono divertiti a fare con le loro mamme ed i loro papà tutto quello che facevano le loro mamme ed i loro papà.
Erano in una piazza che il vicesindaco non vuole dare più a nessuno, in una città che si mostra sempre più chiusa, arcigna, impaurita; una città che sembra diventata capace solo di odiare, escludere, consumare.
Sabato 14 febbraio i bambini hanno cambiato il volto della piazza simbolo di quella città, con il loro gioco e la loro voce.
L'Assemblea delle Scuole del milanese, organizzatrice della manifestazione, aveva invitato in piazza tutti quelli che ci volevano essere, realtà sindacali e di partito che volevano, insieme con i genitori, gli insegnanti ed i bambini, riprendere la parola. In tanti sono venuti, hanno raccolto l'appello dell'Assemblea.
Perché in Italia, e non solo a scuola, e non solo a Milano, pochi decidono e tutti devono ubbidire.
La democrazia e la nostra Costituzione sono sotto attacco: a scuola, ma non solo.
Sul posto di lavoro, nelle strade, nei palazzi del potere.
A partire dalla scuola pubblica, occorre riprendere la parola: per dire come vogliamo vivere, quali sono i nostri desideri, che cosa vogliamo per i bambini ed i ragazzi che sono il futuro nostro e del nostro Paese.
I provvedimenti di legge Tremonti-Gelmini, che distruggono scuola pubblica ed università, sono stati emanati con grande arroganza e disprezzo delle opinioni di tutti: uno decide, gli altri devono adeguarsi.
"Devono farci il callo" ha dichiarato il Presidente del Consiglio.
"Noi non ci stiamo" è lo slogan dell'Assemblea delle scuole del milanese.
Se per decidere sul futuro della scuola nessuno ha chiesto il parere di chi si intende di scienze della formazione -pedagogisti, mondo accademico- e nemmeno di chi nella scuola vive e lavora -studenti, insegnanti, genitori- allora è proprio questo popolo della scuola che ha la responsabilità ed il dovere di alzare la voce, riprendere la parola, farsi sentire.
Per questo è andato in piazza.
Il popolo della scuola a Milano ha fatto perciò un altro pezzo di strada: i genitori, veri protagonisti della campagna, in tutte le scuole di Milano e provincia hanno firmato e raccolto iscrizioni alla prima elementare e prima media che richiedono una scuola di qualità, le compresenze, il tempo mensa gestito dagli insegnanti, un tempo scuola abbastanza lungo da garantire tempi di apprendimento distesi.
In centinaia e centinaia, poi, sono stati i genitori degli alunni già frequentanti a firmare riconferme del modello scolastico prescelto all'atto dell'iscrizione.
L'Assemblea delle scuole del milanese porterà all'Ufficio Scolastico Regionale tutte le richieste, per far pesare la voce, fino ad ora inascoltata, delle persone.
Questo sarà il prossimo pezzetto di strada che il popolo della scuola farà.
E sarà una strada di democrazia.
Perché difendere la scuola dello Stato è un atto di amore verso la Costituzione e verso il futuro di tutti.
Questo ha detto piazza Duomo, il 14 febbraio, a Milano.
Carlo
Si fabbricano scatole gialle: raccoglieranno migliaia e migliaia di moduli di iscrizione a una scuola di qualità.
Ore 14:
Il camper carico di scatole gialle sfreccia verso piazza Duomo.
Bella signora bruna siede accanto a Carlo1.
Ore 15:
comincia la festa, con canti e balli.
Ore 16:
Si consegnano i moduli. L'addetta al ricevimento ci scrive:
Voglio complimentarmi per l’efficienza delle Segreterie della Buona Scuola: sono stati consegnati migliaia di moduli di iscrizione e conferma, alcuni catalogati con una precisione che farebbe ‘sognare’ qualsiasi ufficio pubblico e privato, alcuni in ordine sparso, ma verranno catalogati con uguale affetto dagli addetti ai conteggi. I moduli consegnati si sono aggiunti ai molti già raccolti dai camper e ora riempiono un bel po’ di scatole gialle. Sommergeremo l’ufficio scolastico regionale… Siete stati davvero grandi!
Il Comitato di Sesto San Giovanni vince il premio 'consegna originale con carrellino della spesa':
Ore 18:
arriva il triste momento di deshabillér il camper. Ma la task force degli addetti ai lavori sembra divertirsi a fare pure questo. Addio camper, ci mancherai!
Carlo ci scrive:
Sabato 14 febbraio si è conclusa la campagna "Segreterie della Buona Scuola" con una manifestazione in piazza Duomo a Milano.
Com'è andata?
C'erano i camper gialli che hanno condotto la campagna "Segreterie della Buona Scuola" in giro per Milano e provincia; c'erano le scatole gialle piene di moduli di iscrizione e di riconferma alla scuola elementare e scuola media con il Tempo Pieno, il tempo Prolungato, le compresenze e la Buona Scuola che tutti vogliamo; c'erano i genitori, c'erano gli insegnanti.
C'erano i gadgets venduti per finanziare la manifestazione, c'era chi raccoglieva sottoscrizioni per pagare impianto voce, generatore, camper e l'autoarticolato che è stato usato come palco.
E poi ci sono stati i giocolieri, le danze popolari, la fanfara degli Ottoni a Scoppio, i truccatori.
E, cosa importante: c'erano i bambini.
I bambini si sono divertiti a fare con le loro mamme ed i loro papà tutto quello che facevano le loro mamme ed i loro papà.
Erano in una piazza che il vicesindaco non vuole dare più a nessuno, in una città che si mostra sempre più chiusa, arcigna, impaurita; una città che sembra diventata capace solo di odiare, escludere, consumare.
Sabato 14 febbraio i bambini hanno cambiato il volto della piazza simbolo di quella città, con il loro gioco e la loro voce.
L'Assemblea delle Scuole del milanese, organizzatrice della manifestazione, aveva invitato in piazza tutti quelli che ci volevano essere, realtà sindacali e di partito che volevano, insieme con i genitori, gli insegnanti ed i bambini, riprendere la parola. In tanti sono venuti, hanno raccolto l'appello dell'Assemblea.
Perché in Italia, e non solo a scuola, e non solo a Milano, pochi decidono e tutti devono ubbidire.
La democrazia e la nostra Costituzione sono sotto attacco: a scuola, ma non solo.
Sul posto di lavoro, nelle strade, nei palazzi del potere.
A partire dalla scuola pubblica, occorre riprendere la parola: per dire come vogliamo vivere, quali sono i nostri desideri, che cosa vogliamo per i bambini ed i ragazzi che sono il futuro nostro e del nostro Paese.
I provvedimenti di legge Tremonti-Gelmini, che distruggono scuola pubblica ed università, sono stati emanati con grande arroganza e disprezzo delle opinioni di tutti: uno decide, gli altri devono adeguarsi.
"Devono farci il callo" ha dichiarato il Presidente del Consiglio.
"Noi non ci stiamo" è lo slogan dell'Assemblea delle scuole del milanese.
Se per decidere sul futuro della scuola nessuno ha chiesto il parere di chi si intende di scienze della formazione -pedagogisti, mondo accademico- e nemmeno di chi nella scuola vive e lavora -studenti, insegnanti, genitori- allora è proprio questo popolo della scuola che ha la responsabilità ed il dovere di alzare la voce, riprendere la parola, farsi sentire.
Per questo è andato in piazza.
Il popolo della scuola a Milano ha fatto perciò un altro pezzo di strada: i genitori, veri protagonisti della campagna, in tutte le scuole di Milano e provincia hanno firmato e raccolto iscrizioni alla prima elementare e prima media che richiedono una scuola di qualità, le compresenze, il tempo mensa gestito dagli insegnanti, un tempo scuola abbastanza lungo da garantire tempi di apprendimento distesi.
In centinaia e centinaia, poi, sono stati i genitori degli alunni già frequentanti a firmare riconferme del modello scolastico prescelto all'atto dell'iscrizione.
L'Assemblea delle scuole del milanese porterà all'Ufficio Scolastico Regionale tutte le richieste, per far pesare la voce, fino ad ora inascoltata, delle persone.
Questo sarà il prossimo pezzetto di strada che il popolo della scuola farà.
E sarà una strada di democrazia.
Perché difendere la scuola dello Stato è un atto di amore verso la Costituzione e verso il futuro di tutti.
Questo ha detto piazza Duomo, il 14 febbraio, a Milano.
Carlo
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venerdì 13 febbraio 2009
Cari giornalisti, posso raccontarvi una storia?
Inframmezzato alle foto scattate ieri in via della Giustizia, il comunicato stampa mandato ai giornalisti per la festa di domani, 14 febbraio, in piazza del Duomo, dalle 15. Non mancate!
Cari giornalisti, posso raccontarvi una storia?
Sabato 24 gennaio un camper giallo parte da piazza Scala e non si ferma più.
Anzi, i camper sono non uno ma due. Per tre settimane girano giorno e notte per le scuole materne, elementari e medie di Milano e provincia, fedeli al motto: "1000 iscrizioni con un litro".
Saranno migliaia le iscrizioni alternative raccolte: quelle per la buona scuola, con il tempo pieno (o il modulo) di qualità, due (o più) maestre che lavorano insieme e accolgono tutti i bambini, bravi, bravissimi, bravini con la stessa attenzione.

Davanti a ogni scuola insieme ai camper, ogni giorno un gruppo di genitori e insegnanti si divide i compiti meglio che in 'Tempi moderni':
C'è chi parcheggia l'auto nel posto da 'tenere' per il camper, chi porta e distribuisce i moduli e i volantini, chi parla in lingua straniera con le mamme filippine, sudamericane, marocchine; chi si occupa dei permessi per l'occupazione del suolo pubblico; chi appende bandiere; chi fa da baby sitter ai bambini dei genitori 'camperisti' e chi scatta foto e prende appunti per il blog, il Diario del Camper giallo.
I moduli e i volantini sono tanti: per non confondersi ogni buon camperista scolastico ha il suo vademecum.
I camper non stanno tranquilli neppure nel traffico o al semaforo. Gli fanno i fari, manco fossero due bionde platiné. "Posso lasciarti il modulo di riconferma del tempo pieno già firmato da tutti i genitori? Scusa, ma ho visto il camper e ho pensato che magari potevo lasciarlo a te...."
Gli autisti? Carlo1 e Carlo2, due persone eccezionali.

Davanti ai camper si raccolgono belle testimonianze:
In corso XXII Marzo un papà dice: "A me la scuola solo al mattino andrebbe benissimo, perché io ho il bar e mio figlio al pomeriggio lo posso portare con me, ma mia moglie vuole che faccia il tempo pieno". La fortuna di avere una mamma, pensano i camperisti.
Un genitore quasi in lacrime a Sesto San Giovanni: "Io non posso permettermi di perdere questa scuola. Ho solo la quinta elementare e non sono in grado di seguire i miei due figli. Solo una buona scuola può dare loro la possibilità di imparare più di quanto ho potuto imparare io".
Un signore in via Reni: "Dov'è che si firma?"
"Lei deve iscrivere suo figlio in prima elementare?"
"No - risponde - volevo solo firmare per esprimere la mia solidarietà".

Intanto il ministro, cieco, incurante, imperturbabile, continua la sua folle corsa verso una scuola pubblica tagliata, destrutturata, che non si reggerà in piedi. Il 6 febbraio, durante la trasmissione 'Malpensa Italia', afferma con candore che le scuole pubbliche saranno solo per chi non si potrà permettere l'alternativa delle private.
Ma i genitori non si scompongono. Anzi, ringraziano il Ministro per il risparmio su cinema e divertimenti. Ormai il tempo libero lo dedicano tutto a lei. E non sono stanchi. Si stancherà prima lei.
Sabato 14 febbraio i camper gialli saranno in piazza del Duomo dalle 15 insieme alla Banda degli Ottoni a Scoppio, ai clown del Gruppo Romania, ai giocolieri e agli acrobati della Piccola Scuola di Circo, ad artisti di Zelig e a gruppi di danze popolari. Ma veri protagonisti della festa saranno gli scatoloni con le migliaia di moduli raccolti per le iscrizioni e le conferme alla buona scuola.
Sabato sarà il giorno di San Valentino: cari giornalisti, non mancate alla nostra manifestazione di affetto per la Scuola pubblica. E se potete parlatene anche prima!
Un caro saluto e grazie per quello che potrete fare.
Comitati di zona 3 per una scuola di qualità
Segreterie della buona scuola
Diario del Camper Giallo
Cari giornalisti, posso raccontarvi una storia?
Sabato 24 gennaio un camper giallo parte da piazza Scala e non si ferma più.
Anzi, i camper sono non uno ma due. Per tre settimane girano giorno e notte per le scuole materne, elementari e medie di Milano e provincia, fedeli al motto: "1000 iscrizioni con un litro".
Saranno migliaia le iscrizioni alternative raccolte: quelle per la buona scuola, con il tempo pieno (o il modulo) di qualità, due (o più) maestre che lavorano insieme e accolgono tutti i bambini, bravi, bravissimi, bravini con la stessa attenzione.

Davanti a ogni scuola insieme ai camper, ogni giorno un gruppo di genitori e insegnanti si divide i compiti meglio che in 'Tempi moderni':
C'è chi parcheggia l'auto nel posto da 'tenere' per il camper, chi porta e distribuisce i moduli e i volantini, chi parla in lingua straniera con le mamme filippine, sudamericane, marocchine; chi si occupa dei permessi per l'occupazione del suolo pubblico; chi appende bandiere; chi fa da baby sitter ai bambini dei genitori 'camperisti' e chi scatta foto e prende appunti per il blog, il Diario del Camper giallo.
I moduli e i volantini sono tanti: per non confondersi ogni buon camperista scolastico ha il suo vademecum.
I camper non stanno tranquilli neppure nel traffico o al semaforo. Gli fanno i fari, manco fossero due bionde platiné. "Posso lasciarti il modulo di riconferma del tempo pieno già firmato da tutti i genitori? Scusa, ma ho visto il camper e ho pensato che magari potevo lasciarlo a te...."
Gli autisti? Carlo1 e Carlo2, due persone eccezionali.

Davanti ai camper si raccolgono belle testimonianze:
In corso XXII Marzo un papà dice: "A me la scuola solo al mattino andrebbe benissimo, perché io ho il bar e mio figlio al pomeriggio lo posso portare con me, ma mia moglie vuole che faccia il tempo pieno". La fortuna di avere una mamma, pensano i camperisti.
Un genitore quasi in lacrime a Sesto San Giovanni: "Io non posso permettermi di perdere questa scuola. Ho solo la quinta elementare e non sono in grado di seguire i miei due figli. Solo una buona scuola può dare loro la possibilità di imparare più di quanto ho potuto imparare io".
Un signore in via Reni: "Dov'è che si firma?"
"Lei deve iscrivere suo figlio in prima elementare?"
"No - risponde - volevo solo firmare per esprimere la mia solidarietà".

Intanto il ministro, cieco, incurante, imperturbabile, continua la sua folle corsa verso una scuola pubblica tagliata, destrutturata, che non si reggerà in piedi. Il 6 febbraio, durante la trasmissione 'Malpensa Italia', afferma con candore che le scuole pubbliche saranno solo per chi non si potrà permettere l'alternativa delle private.
Ma i genitori non si scompongono. Anzi, ringraziano il Ministro per il risparmio su cinema e divertimenti. Ormai il tempo libero lo dedicano tutto a lei. E non sono stanchi. Si stancherà prima lei.
Sabato 14 febbraio i camper gialli saranno in piazza del Duomo dalle 15 insieme alla Banda degli Ottoni a Scoppio, ai clown del Gruppo Romania, ai giocolieri e agli acrobati della Piccola Scuola di Circo, ad artisti di Zelig e a gruppi di danze popolari. Ma veri protagonisti della festa saranno gli scatoloni con le migliaia di moduli raccolti per le iscrizioni e le conferme alla buona scuola.
Sabato sarà il giorno di San Valentino: cari giornalisti, non mancate alla nostra manifestazione di affetto per la Scuola pubblica. E se potete parlatene anche prima!
Un caro saluto e grazie per quello che potrete fare.
Comitati di zona 3 per una scuola di qualità
Segreterie della buona scuola
Diario del Camper Giallo
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giovedì 12 febbraio 2009
Tempi moderni in via Tajani
Barbara ci scrive
In Tajani una divisione dei compiti da far invidia alla fabbrica di 'Tempi moderni':
1) Stefano e Imma parcheggiano l'auto nel posto da 'tenere' per il camper
2) Marina e Francesca portano e distribuiscono moduli e volantini
3) Victoria, che di compiti ne ha due, alle 14.15 accoglie il Carlo di turno e
parla in spagnolo con le mamme sudamericane
4) Mariella si occupa dei permessi
5) Paola1 contatta un po' di mamme delle quinte
6) Max appende bandiere gialle in tutta la strada.
7) Paola2 fa la baby sitter a sei bambini con i genitori camperisti
8) Barbara tiene la cronaca dell'evento per il Diario
Che bella fabbrica della buona scuola!

Oggi in Tajani il camper ha incontrato ben quattro 'ondate' di genitori, bambini, nonni: alle 14.30 uscita anticipata delle elementari (a causa dell'Assemblea sindacale), quindi alle 15.45 e alle 16.15 le due uscite della materna e infine l'uscita regolare della scuola elementare.

Una gentile signora di colore con una bellissima bambina ha detto: "Io al
momento sono disoccupata e ho anche un altro figlio: non potrei mai andare a
prendere i bambini a scuola alle 12.30!"

Tutto questo è avvenuto fra carezze del vento gelido, raggi di un sole splendente e il ristoro di un té caldo offerto dal Carlo.
Grazie a tutti per tutto questo.
Barbara
Venerdì 13 febbraio, penultimo giorno di camper (già ci viene un po' di magone...), le Segreterie della Buona Scuola saranno dalle 15.15 in via Bacone e in via Porpora 43.
In Tajani una divisione dei compiti da far invidia alla fabbrica di 'Tempi moderni':
1) Stefano e Imma parcheggiano l'auto nel posto da 'tenere' per il camper
2) Marina e Francesca portano e distribuiscono moduli e volantini
3) Victoria, che di compiti ne ha due, alle 14.15 accoglie il Carlo di turno e
parla in spagnolo con le mamme sudamericane
4) Mariella si occupa dei permessi
5) Paola1 contatta un po' di mamme delle quinte
6) Max appende bandiere gialle in tutta la strada.
7) Paola2 fa la baby sitter a sei bambini con i genitori camperisti
8) Barbara tiene la cronaca dell'evento per il Diario
Che bella fabbrica della buona scuola!

Oggi in Tajani il camper ha incontrato ben quattro 'ondate' di genitori, bambini, nonni: alle 14.30 uscita anticipata delle elementari (a causa dell'Assemblea sindacale), quindi alle 15.45 e alle 16.15 le due uscite della materna e infine l'uscita regolare della scuola elementare.

Una gentile signora di colore con una bellissima bambina ha detto: "Io al
momento sono disoccupata e ho anche un altro figlio: non potrei mai andare a
prendere i bambini a scuola alle 12.30!"

Tutto questo è avvenuto fra carezze del vento gelido, raggi di un sole splendente e il ristoro di un té caldo offerto dal Carlo.
Grazie a tutti per tutto questo.
Barbara
Venerdì 13 febbraio, penultimo giorno di camper (già ci viene un po' di magone...), le Segreterie della Buona Scuola saranno dalle 15.15 in via Bacone e in via Porpora 43.
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mercoledì 11 febbraio 2009
Iscrizioni al phoen
Dopo la pioggia, la neve, le temperature polari dei giorni scorsi, oggi è stato il turno del phoen. Ci manca solo la tempesta di sabbia del deserto e poi il camper avrà collezionato ogni possibilità del meteo padano.

Ma Lucia, Anto, Ita, Angelo e tutti gli altri al banchetto in via Stoppani non fanno una piega. Volano i moduli? Ecco pronto un sasso. Volano i volantini? Chissà che qualcuno non li raccolga e li legga...

Oggi Carlo 1, dopo avere fatto l'alba, si è preso un giorno off e ha ceduto il volante a Paolo.
Ma Lucia, Anto, Ita, Angelo e tutti gli altri al banchetto in via Stoppani non fanno una piega. Volano i moduli? Ecco pronto un sasso. Volano i volantini? Chissà che qualcuno non li raccolga e li legga...
Oggi Carlo 1, dopo avere fatto l'alba, si è preso un giorno off e ha ceduto il volante a Paolo.
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Buongiorno Regione: online il video
Il video della trasmissione di questa mattina è online:
clicca qui per vedere il video
(dalle 7.37 alle 7.43 circa)
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Camper fermato al semaforo: "posso consegnare qualche modulo?"
Carlo 1, che ormai oltre a fare l'autista fa anche il cronista e il fotoreporter, ci scrive da via Cova, da via Heine e dai semafori in mezzo alla città
Il camper è fermo al semaforo e c'è chi chiede informazioni anche lì, in mezzo al traffico e agli strombazzamenti dei clacson.

Il camper viaggia fra le strade della città e ci sono macchine che lo rincorrono facendogli i fari, manco fosse una bionda platiné. "Posso lasciarti il modulo di riconferma del tempo pieno già firmato da tutti i genitori? Scusa, ma ho visto il camper e ho pensato che magari posso lasciarli a te...."
Perché no? Il camper raccoglie moduli anche in corsa!

In via Heine, martedì 10, molte firme di conferma per le medie, molta informazione e volantinaggio, malgrado il gelo notturno.

Una madre raccoglie volantini e moduli per altre scuole e si compera una bandiera: dice che la metterà fissa sulla macchina-pulmino.

Una maestra di una scuola 'debole' (sua la definizione) si prende materiale per convincere le colleghe e moduli per parlare ai genitori.

Oggi mercoledì 11 febbraio camper in via Stoppani; domani giovedì 12 in via Tajani 14 e a Melegnano in via della Giustizia.
Il camper è fermo al semaforo e c'è chi chiede informazioni anche lì, in mezzo al traffico e agli strombazzamenti dei clacson.

Il camper viaggia fra le strade della città e ci sono macchine che lo rincorrono facendogli i fari, manco fosse una bionda platiné. "Posso lasciarti il modulo di riconferma del tempo pieno già firmato da tutti i genitori? Scusa, ma ho visto il camper e ho pensato che magari posso lasciarli a te...."
Perché no? Il camper raccoglie moduli anche in corsa!

In via Heine, martedì 10, molte firme di conferma per le medie, molta informazione e volantinaggio, malgrado il gelo notturno.

Una madre raccoglie volantini e moduli per altre scuole e si compera una bandiera: dice che la metterà fissa sulla macchina-pulmino.

Una maestra di una scuola 'debole' (sua la definizione) si prende materiale per convincere le colleghe e moduli per parlare ai genitori.

Oggi mercoledì 11 febbraio camper in via Stoppani; domani giovedì 12 in via Tajani 14 e a Melegnano in via della Giustizia.
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Ferramenta in crisi: catenelle esaurite
Oggi il Diario vi parla di un problema serio: provate ad andare da un ferramente qualsiasi, a Milano, e chiedetegli una di quelle piccole catenelle da portachiavi.
Scuoteranno la testa desolati. Non ne hanno più da mesi!
Ma voi non arrendetevi e provate a indagare: "Come mai non ne avete più? Le fabbriche hanno chiuso i battenti? È per effetto della crisi".
"No, ma quale crisi! È la domanda fortissima a limitare l'offerta".
"Domanda fortissima? E chi compra catenelle?".
"Una bella signora bruna, la conoscono tutti quelli del mestiere. Da mesi lascia a secco tutti i ferramenta della città, che non hanno più catenelle".
Che cosa ci fa quella bella signora bruna con tutte quelle catenelle?
Difende la scuola pubblica.

Mi racomando, sabato 14 in piazza Duomo cercate la bella signora bruna e chiedetele una di queste catenelle. Attaccato c'è un messaggio importante:
UNA SCUOLA DI QUALITÀ PER UNA SOCIETÀ MIGLIORE
e
I LOVE COSTITUZIONE
Per pochi spiccioli la bella signora bruna sarà felice di offrirvene una.
Ma mi raccomando, prenotatevi! Le catenelle coi messaggi stanno diventando un oggetto di culto, di quelli da rivendere su eBay e farsi un gruzzolo per la pensione...
Buona giornata e grazie a tutti quelli che questa mattina hanno fatto una levataccia per farsi vedere insieme al camper su 'Buongiorno Regione'. Presto il video sul Diario.
Scuoteranno la testa desolati. Non ne hanno più da mesi!
Ma voi non arrendetevi e provate a indagare: "Come mai non ne avete più? Le fabbriche hanno chiuso i battenti? È per effetto della crisi".
"No, ma quale crisi! È la domanda fortissima a limitare l'offerta".
"Domanda fortissima? E chi compra catenelle?".
"Una bella signora bruna, la conoscono tutti quelli del mestiere. Da mesi lascia a secco tutti i ferramenta della città, che non hanno più catenelle".
Che cosa ci fa quella bella signora bruna con tutte quelle catenelle?
Difende la scuola pubblica.

Mi racomando, sabato 14 in piazza Duomo cercate la bella signora bruna e chiedetele una di queste catenelle. Attaccato c'è un messaggio importante:
UNA SCUOLA DI QUALITÀ PER UNA SOCIETÀ MIGLIORE
e
I LOVE COSTITUZIONE
Per pochi spiccioli la bella signora bruna sarà felice di offrirvene una.
Ma mi raccomando, prenotatevi! Le catenelle coi messaggi stanno diventando un oggetto di culto, di quelli da rivendere su eBay e farsi un gruzzolo per la pensione...
Buona giornata e grazie a tutti quelli che questa mattina hanno fatto una levataccia per farsi vedere insieme al camper su 'Buongiorno Regione'. Presto il video sul Diario.
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martedì 10 febbraio 2009
Guido e Marina commentano 'Presadiretta'
A un certo punto della trasmissione mi è venuta voglia di emigrare...
Poi ho pensato che quello che stiamo facendo, con tutti i limiti che ha e avrà, è qualcosa di grande perché ha a che fare con la libertà dei nostri figli e, in ultima analisi, con la possibilità che avranno di contribuire a migliorare il Pianeta (pur) vivendo in Italia... E non è poco.
Si stancheranno prima loro!
Guido
* * *
Buona parte della trasmissione secondo me era talmente cruda nella denuncia di situazioni inimmaginabili, che ho pensato potesse avere un effetto controproducente. Un messaggio subliminare fortissimo: se la scuola italiana è questa, la Gelmini fa bene a riformarla!
Un meridione sempre più lontano da ciò che può essere considerato il livello di minima accettabilità.
Poi arriva la scuola elementare del centro Italia. Finalmente un raggio di sole,
Finalmente una scuola, come quella che noi tutti conosciamo.
Per questo è giusto continuare, per noi, ma soprattutto per chi, nel nostro Paese, una scuola pubblica come la nostra non ce l'ha.
Marina
Poi ho pensato che quello che stiamo facendo, con tutti i limiti che ha e avrà, è qualcosa di grande perché ha a che fare con la libertà dei nostri figli e, in ultima analisi, con la possibilità che avranno di contribuire a migliorare il Pianeta (pur) vivendo in Italia... E non è poco.
Si stancheranno prima loro!
Guido
* * *
Buona parte della trasmissione secondo me era talmente cruda nella denuncia di situazioni inimmaginabili, che ho pensato potesse avere un effetto controproducente. Un messaggio subliminare fortissimo: se la scuola italiana è questa, la Gelmini fa bene a riformarla!
Un meridione sempre più lontano da ciò che può essere considerato il livello di minima accettabilità.
Poi arriva la scuola elementare del centro Italia. Finalmente un raggio di sole,
Finalmente una scuola, come quella che noi tutti conosciamo.
Per questo è giusto continuare, per noi, ma soprattutto per chi, nel nostro Paese, una scuola pubblica come la nostra non ce l'ha.
Marina
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Al Trotter libri e scrittori, lezioni di astronomia, teatro, giardinaggio, biblioteca e feste...
Maria ci scrive dal Trotter:
vi segnalo un po' di iniziative per i prossimi mesi:
- rassegna di teatro per bambini al teatrino del parco nei week end
(a questo sito il programma del teatro)
- ciclo di incontri con scrittori, editori e illustratori di libri per bambini qualche giovedi alle 16:45 nella ex-chiesetta del parco

- ciclo di 3 conferenze di astronomia per ragazzi e adulti, 3 giovedi alle 18:00 nella ex-chiesetta, con relatori dell'INAF - Osservatorio di Brera/Merate

E poi ancora da marzo:
- apriremo una biblioteca per bambini con gestione del prestito e tanti libri in tante lingue
- tutti i martedì facciamo festa nel parco (cortile della Stanza delle Scoperte) con merenda, musica, "giochi da parco", laboratori, spettacolini, scambio di giocattoli, vendita di vestiti usati ecc.
- tutti i mercoledì laboratorio in fattoria a zappettare, curare l'orto e piantare bulbi.
Spero di vedervi!
Maria
Ma quanto sono bravi questi del Trotter? Siamo sicuri che sono proprio di Milano?!
vi segnalo un po' di iniziative per i prossimi mesi:
- rassegna di teatro per bambini al teatrino del parco nei week end
(a questo sito il programma del teatro)
- ciclo di incontri con scrittori, editori e illustratori di libri per bambini qualche giovedi alle 16:45 nella ex-chiesetta del parco
- ciclo di 3 conferenze di astronomia per ragazzi e adulti, 3 giovedi alle 18:00 nella ex-chiesetta, con relatori dell'INAF - Osservatorio di Brera/Merate
E poi ancora da marzo:
- apriremo una biblioteca per bambini con gestione del prestito e tanti libri in tante lingue
- tutti i martedì facciamo festa nel parco (cortile della Stanza delle Scoperte) con merenda, musica, "giochi da parco", laboratori, spettacolini, scambio di giocattoli, vendita di vestiti usati ecc.
- tutti i mercoledì laboratorio in fattoria a zappettare, curare l'orto e piantare bulbi.
Spero di vedervi!
Maria
Ma quanto sono bravi questi del Trotter? Siamo sicuri che sono proprio di Milano?!
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