sabato 16 maggio 2009

SCUOLA MALATA GRAVE? ... FORSE C'E' LA MEDICINA!

di Guido Maffioli, Z3KOMIT

All'origine di tutto sembra ci sia un pericoloso virus.
Dopo 9 mesi di alacri ricerche - dicono gli studiosi della società di ricerca medica Z3KOMIT - se ne può essere certi.
E' stato denominato L-Tre-m133 e non fa parte dei gruppi virali noti finora. Assume molteplici forme, dette "articoli", ed ognuna colpisce soggetti differenti. La forma 64 è quella che aggredisce Scuola e Ricerca, i due soggetti oggi malati gravi che hanno manifestato i primi sintomi nello scorso settembre. Dapprima frequenti attacchi di panico poi disturbi della digestione, spesso accompagnati da rush cutanei di colore giallo, quasi sempre molto abbondanti e intensamente colorati.
Gli studi hanno potuto confermare che il virus L-Tre-m133 forma 64 sfrutta almeno 2 organismi vettori molto specifici per aggredire i soggetti. Il primo organismo appartiene al genere Apreas di cui era già comparsa anni addietro la già temibile specie morattiensis. Quella attuale è una specie molto più invasiva, la Apreas gelminiosa di cui ancora non sono compiutamente conosciuti gli effetti. Questo primo vettore per veicolare il virus si avvale di un secondo organismo, gen. Ministerica sp. gelminii (Linneo), un insetto della famiglia dei Culicidi, come le comuni zanzare, ma di una particolare sottofamiglia, quella delle Berlulecchinae, particolarmente insidiose per il pungiglione capace di emettere una specie di inchiostro con cui "firmano" le loro punture. Queste sul corpo dei soggetti più giovani possono arrivare a dimezzarne le capacità (24/40!). E' verosimile che la Apreas gelminiosa abbia sfruttato la Ministerica per veicolare il virus: un fenomeno a varie fasi denominate dagli esperti DL137, L169, etc. che hanno caratterizzato tutti questi mesi.
Il virus ha un comportamento subdolo perché inizialmente l'infezione ha provocato disorientamento nel soggetto Scuola (i pazienti riportavano la sensazione di essere trasportati indietro nel tempo) e depressione nel soggetto Ricerca.
I sintomi gravi però compaiono nei mesi primaverili: sui soggetti malati compaiono delle ferite, come dei "tagli" più o meno profondi. I soggetti già deboli per altri motivi o per precedenti infezioni di virus simili, come Scuola Media Grado 1 o Scuola Superiore o Scuola Primaria a Modulo presentano questi "tagli" in forma molto più estesa.
I soggetti con difese di maggior qualità come Scuola Primaria a Tempo Pieno li mostrano in modo più limitato ma ugualmente subiscono l'effetto più drammatico, un permanente stato confusionale che si esprime in tutta la sua gravità a settembre.
La progressione della malattia potrebbe essere inesorabile: nei mesi primaverili di ogni anno le ferite sono sempre più gravi e la confusione autunnale si aggrava e si accompagna a decadimento, modifica del carattere, emorragie e perdita di memoria fino a paralisi.

Alla Z3KOMIT però sono fiduciosi. Forse saranno in grado a breve di confermare la scoperta: un nuovo farmaco antivirale denominato ANTIGELMINA.

Hanno già annunciato che considerata l'emergenza e la condizione dei soggetti malati rinunceranno ad ogni sfruttamento commerciale della loro scoperta e avvieranno al più presto una prima sperimentazione del farmaco sul paziente Scuola Milano. Il tentativo è previsto per il prossimo 27 maggio alle 15:30 in via Ripamonti.

Il potente vaccino ANTIGELMINA ha l'aspetto di tante sferette gialle (palline da ping pong colorate) su cui è riportato il codice -1 (scritto con pennarello indelebile). Il 27 maggio le sferette dovranno essere raccolte in un'unica confezione gialla (sacco giallo condominiale), meglio se in numero esattamente pari alle ferite presenti sul paziente (Tagli di Scuola Milano), e somministrate in un'unica soluzione direttamente dove si apre l'organo centrale del soggetto, il cosiddetto Atrio di Lupacchino, proprio il punto da cui ben altre palle sono uscite!!!
Gli studiosi della Z3KOMIT sono consapevoli che l'intervento con l'Antigelmina può essere inutile se prima non saranno applicate in abbondanza le speciali "bende gialle" già più volte utilizzate per alleviare i dolori del paziente, ma confidano che la terapia possa dare effetti interessanti, invitando tutti a procurare l'antigelmina e prepararsi alla somministrazione.

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